Novembre 26 2019

Il panino di mezza mattina

Sì, panino, perché per me le merendine/snack/porcherie non sono uno spuntino ma una condanna, specie da quando ho deciso di provare a rientrare in un pantalone che non sembrasse una tunica.
La mattina il rito della preparazione del panino sta diventando sempre più un impegno: oltre al panino per me e Moglie, occorre preparare anche lo spuntino di mezza mattina per i due nanomostri che, ovviamente, hanno gusti differenti. Quindi il mattino post colazione inizia con i preparativi personalizzati.

Moglie: il panino deve essere ricco, saporito e con una strizzata d’occhio alla linea. Ovvero pane, possibilmente non al latte, salame, formaggio, pomodoro e insalata comodamente adagiati su un velo di maionese. Il tocco d’artista prevede anche un pizzichino di sale sulla verdura e due foglie di origano sul pomodoro. Cracco scansati.
Imballaggio previsto: foglio di Scottex avvolto da carta stagnola.

Figlio: il panino deve essere minimalista, sempre uguale possibilmente senza alcuna sorpresa su ingredienti e pane. Abbiamo quindi una pagnotta possibilmente al latte, morbido più che si può, sottiletta preferibilmente di Dolce Sardo di Arborea, fetta di mortadella che si poggia su una coperta di maionese. Quando la sostanza è tutto.
Imballaggio previsto: foglio di Scottex avvolto da pellicola trasparente.

Figlia: il panino deve essere una via di mezzo tra il buono e il salutare, senza trascurare il sapore. Pane possibilmente non al latte, fette sottilissime di pomodoro ricoprono un velo di maionese che accompagna una fetta di sottiletta e mortadella comodamente adagiate. Il panino, qualora eccedesse i tre centimetri di altezza, deve essere opportunamente pressato per agevolare la masticazione visto che la bocca è di dimensioni contenute e i dentini da latte che son caduti non aiutano più.
Imballaggio previsto: foglio di Scottex avvolto da pellicola trasparente

Bradipo: il panino non può essere un panino, deve strizzare l’occhio alla dieta, alla tristezza e alla morte dei sentimenti. Abbiamo quindi due fette di pane ai semi di soia che racchiudono una fetta di bresaola.
Imballaggio previsto: in assenza di carta igienica, spesse volte utile dopo l’ingerimento, può andare bene lo Scottex avvolto da carta stagnola. Riciclata.

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Novembre 21 2019

La bradipanza

Ovvero l’arte di grattarsi la panza sul divano.

Ritengo sia una cosa fantastica, mi piacerebbe anche persino provarla, ma al rientro a casa dal lavoro, dopo aver sudato le proverbiali numerose camicie per non mettere le mani addosso alla gente che pare sia stata creata per irritarti, inizia la parte veramente faticosa della giornata.

C’è da preparare questo per Figlio, occorre la scansione e la fotocopia, veloce.
C’è Figlia che deve suonare il pezzo al pianoforte che le ha chiesto la maestra, non dovrà mica arrivare impreparata!
C’è gatta (lei non scriverà su questo diario, ve lo anticipo) che, dopo aver mangiucchiato l’ennesima corda/filo/busta/pezzo di qualunque cosa ha deciso di vomitare tutti i croccantini mangiati durante la giornata, c’è da pulire.
C’è l’acquario che sta presentando una antipatica patina sui vetri, occorre sostituire una buona percentuale d’acqua, pulire bene il tutto, assicurarsi che i parametri dell’acqua siano quelli normati dalle convenzioni di Ginevra (la tizia della bottega degli animali) e seguenti.
La spazzatura è lì che aspetta, oggi è il giorno dell’umido. Sì piove, ma l’umido puzza, non fare il lavativo.

Quando il richiamo del divano sembra diventare realtà, giro lo sguardo verso l’orologio e noto che è ora di cena, che devo ancora preparare.
Dopotutto il divano sarà lì anche domani, forse.

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Novembre 19 2019

Ciao mondo!

Questo è il messaggio di default di WordPress ed ho deciso di lasciarlo, dopotutto potrebbe essere la cosa più intelligente che si trova in questo spazio.

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Maggio 15 2008

If – Pink Floyd

“non puoi capire” è una frase mi ha sempre dato fastidio.

Qualche tempo fa era in voga anche a Cagliari e, quando la sentivo da qualcuno, ero solito dire “eh si, io sono stupidotto non ci arrivo a capirla, me la spieghi?”. Mi piaceva vedere la reazione delle persone a quella mia affermazione; il più delle volte si limitavano a sgranare gli occhi sbigottiti, altre volte cercavano parole per ovviare alla gaffe. Divertente.
Adesso alla radio e alla tv trasmettono ben due pubblicità che dicono la stessa frase, uno spot di fonia mobile e uno di una auto… ma non si potrebbe semplicemente dire “non puoi sapere” dato che non il fatto che mi si dica che io non capisco potrebbe essere ritenuto una offesa?
mah!

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Aprile 7 2008

Nobel

24 gradi, inzia a fare troppo caldo e oggi la rinite, che supponevo vasomotoria, è tornata a farsi viva dopo la passeggiata dall’ufficio alla mensa immersa nel verde del parco… forse potrebbe essere una rinite allergica. Lo so, sono geniale.

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Marzo 31 2008

La resa dei conti…

Credevo che fare un budino mischiando sul fuoco il contenuto di due bustine e un litro di latte fosse una cosa facile…
Oggi mi son dovuto ricredere: non avrei mai pensato che fosse possibile creare una schifezza come quella fatta dal mio coinquilino. Da denuncia.

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Agosto 18 2007

Tito & Tarantula – Back To The House

Memo personale per il resto della vita: se dovesse capitare di partire mentre sono in corso i lavori per la sostituzione dell’ascensore, portarsi venticinque chili di bagagli a piedi per sette piani potrebbe non essere una idea saggia.

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